Castello del Catajo: dimora storica nei Colli Euganei
Aggiornato il: Sep 19, 2021
Era da un po’ che aspettavo il momento in cui "Il Veneto di Erica" avrebbe ripreso il suo cammino tra le meraviglie di una regione poco conosciuta ma ricca di meraviglie storiche. A causa dei vari lockdown e dei diversi colori delle zone, erano mesi che “a saltoni” riuscivo a portarvi con me alla scoperta del Veneto.
Questa nuova stagione mi auguro sia infinita e che sia accompagnata da incontri, scoperte, conoscenze e nuove emozioni. Per trasmettervi tutto questo ho iniziato alla grande con la scoperta di una delle dimore storiche più famose dei Colli Euganei, il Castello del Catajo.
Visitare il Castello del Catajo a Battaglia Terme
Il Castello del Catajo (Battaglia Terme, PD) non è un vero e proprio castello, è una dimora voluta dalla Famiglia Obizzi per celebrarne la magnificenza e la gloria. Proprio con la Famiglia Obizzi infatti la reggia subì diversi ampliamenti tra il 600 e il 700, diventando così un mix perfetto tra una Fortezza Militare e una Villa Principesca di 350 stanze. In questo periodo il Castello fu un punto di riferimento per i salotti letterari nel Nord Italia, ma anche palcoscenico di opere teatrali e giochi, come le battaglie navali all’aperto.
Successivamente la Famiglia Este (Arciduchi di Modena) ne fece la propria reggia ducale, fino a diventare una dimora di villeggiatura estiva, ricca di divertimenti e feste, con gli Asburgo d’Austria. Dal 2015 il Catajo è stato acquistato dalla Famiglia Cervellin, che dal 2016 ha iniziato il suo restauro.
La parola Catajo (Ca del tajo) in dialetto veneto significa casa sul canale, proprio perchè il castello è stato costruito a ridosso del canale Battaglia.
Appena si entra dal cancello principale ci si affaccia su un viale che divide il Castello del Catajo dall’immenso e ricco Giardino delle Delizie. La visita comincia con la scoperta del castello stesso: la Casa di Beatrice con le sue logge e il giardino segreto, la grande Terrazza Panoramica (ideata come sala da ballo all’aperto), il Piano Nobile (Castel Vecchio) affrescato da Giambattista Zelotti, il Cortile dei Giganti con gli affreschi e le sinopie ritrovati e la Fontana dell’Elefante.
La visita è autonoma ma guidata da alcuni pannelli che permettono la scansione del QR code con relative spiegazioni. In epoca pre Covid la visita guidata era condotta da guide esperte che portavano anche gruppi di 50 persone alla scoperta della storia e dei segreti del Castello del Catajo.
La guida tramite scansione del QR code accompagna il percorso tra le varie aree del castello e le diverse stanze, con particolare attenzione al significato degli affreschi più importanti del Castel Vecchio. Trovo che questo tipo di visita guidata sia un connubio perfetto per chi desidera l’autonomia nel percorso, rispettando i propri tempi, senza dimenticare le informazioni necessarie per conoscere al meglio questo splendido luogo.
Sono rimasta letteralmente affascinata dal ciclo pittorico di Zelotti, ancora ben conservato, dove descrive alcune delle scene di vita della Famiglia Obizzi: matrimoni e battaglie mescolate ad allegorie e festoni. Non avrei mai smesso di guardare tutti i dettagli e i particolari delle immagini dipinte nelle stanze: la Sala dell’Albero Genealogico, la sala dei Papi, la Sala di Ferrara, la Sala Prudenza e Pace, la Sala di San Marco e molte altre
Un altro punto forte è proprio la terrazza panoramica dalla quale si gode di una vista spettacolare sui Colli Euganei, infatti il Castello del Catajo è stato costruito a ridosso del Monte Ceva. Secondo me il panorama è ancora più bello al tramonto.
Continua la visita al castello del Catajo passeggiando lungo l’immenso Giardino delle Delizie: qui si trovano alcuni alberi secolari come le due enormi magnolie e la sequoia alta fino a toccare il cielo, un esemplare incredibile. All’interno del giardino c’è anche una vasta collezione di rose antiche, gli iris profumatissimi e i tulipani appena sbocciati. Si può girare intorno alla grande peschiera (un laghetto con le ninfee) e mentre si cammina qua e là spunta qualche funghetto, qualche ape e qualche farfalla che svolazza. La primavera è il momento migliore in cui visitare e apprezzare nella sua totale bellezza questo luogo naturale.
Curiosità sul Castello del Catajo
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il 15 novembre 1654 fu assassinata a Padova Lucrezia Obizzi (moglie di Enea II degli Obizzi). Qualche giorno dopo la sua morte un pezzo del pavimento sul quale si era accasciata priva di vita (ancora sporco di sangue) venne portato al Castello insieme ai suoi effetti personali. Si dice che il fantasma della “dama azzurra” si aggiri ancora nel Castello e qualcuno giura di averla vista affacciata ad una delle finestre della reggia;
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durante l’anno il Castello del Catajo apre al pubblico la Cappella degli Imperatori: si crea così un’occasione unica per visitare un gioiello neogotico realizzato nel 1838 in occasione della visita al Castello degli Imperatori d’Austria.
Parcheggio e biglietto per visitare il Castello del Catajo
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il castello è dotato di un parcheggio esterno custodito che costa 1 euro;
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il biglietto d’ingresso costa 9 euro e gli aggiornamenti sulle date si trovano sul sito (per ora sabato e domenica è aperto al pubblico);
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bisogna prenotare la visita tramite il sito internet del castello (si prenota data e orario) per seguire le regole previste per il Covid;
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il castello è aperto anche per visite individuali e private;
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biglietto unico: esiste un biglietto al costo di 25 euro che permette di visitare il Castello del Catajo, la Villa dei Vescovi e il Giardino di Valsanzibio, una buona occasione per conoscere alcuni dei migliori luoghi del Colli Euganei.
Sono sempre molto grata a chi crede ne “Il Veneto di Erica” permettendomi di entrare in contatto con le realtà che arricchiscono i miei Colli Euganei. Per questo motivo ci tengo a precisare che la gentilezza e la disponibilità che, anche questa volta, ho trovato al Castello del Catajo mi hanno riempita di gioia. Grazie Marco per le spiegazioni e per il tempo che mi hai dedicato.
Il Castello del Catajo ti aspetta!
Lascio qui sotto tutti i CONTATTI del Castello del Catajo:
SITO: www.castellodelcatajo.it