Castello di San Pelagio: dimora storica in Provincia di Padova
Aggiornato il: Oct 13, 2021
Lo sai che Gabriele D’Annunzio trascorse una parte molto importante della sua vita a due passi da casa mia? E sai dove?
Poco fuori dal Parco dei Colli Euganei, a Due Carrare, precisamente in una delle dimore venete per eccellenza: il Castello di San Pelagio. Dapprima appartenente ai Signori di Padova, la famiglia dei Da Carrara, poi dal 1752 il Castello divenne proprietà dei Conti Zaborra, che ampliarono e rimodernarono il complesso, costruendo l’attuale barchessa che si affaccia su un ampio giardino, comprensivo di un labirinto molto affascinante.
E’ in questo luogo che D’Annunzio trovò il punto strategico per progettare e far decollare il Volo su Vienna. Dal 1917 cominciò ad abitare le stanze del primo piano, la vista dalle sue finestre dava proprio sul campo di volo San Pelagio.
Ricordo di aver visitato per la prima volta il Castello durante una gita alle scuole elementari, una piccola Erica alta 50 centimetri che rimane a bocca aperta davanti alle mongolfiere che occupano la ex stanza da ballo al piano terra.
Ho avuto nuovamente l’occasione di visitare la dimora grazie a “Il Veneto di Erica” proprio durante il weekend di halloween, l’atmosfera nebbiosa di quei giorni è calzata a pennello!
Ho cominciato la visita guidata dalle Stanze Dannunziane: il vestibolo che conserva ancora gli indumenti di volo dello scrittore, la camera da letto ornata da diversi elementi orientali, il salotto con il suo tavolo da scacchi (dove spillava soldi agli amici) e il grammofono con cui ascoltava musica, la sala da pranzo dove chiedeva di mangiare solo uova sode in porcellane dai motivi blu (lo sappiamo vero che era molto eccentrico?) e la sala delle riunioni dove con i suoi compagni studiava ogni elemento per quel Volo che poi fece la storia d’Italia.
E’ stato emozionante poter ripercorrere tappa per tappa la creazione di uno dei momenti importanti della Guerra Mondiale, in cui il 9 agosto 1918 sette velivoli SVA monoposto e uno biposto (D’Annunzio non guidava per i suoi problemi di vista) sorvolarono su Vienna lanciando manifesti tricolori con l’invito ad arrendersi per porre fine al conflitto mondiale.
E’ stato ancora più suggestivo poter osservare le riproduzioni dei “cartigli” che D’Annunzio scrisse per comporre “Il Notturno”: in quegli anni ebbe un incidente in idrovolante e subì un distacco della retina che lo costrinse a rimanere al buio per diverso tempo. La sua necessità di scrivere in quel momento ritornò viva e si fece preparare delle striscioline di carta numerate e grandi uguali, i “cartigli” appunto, che permisero alla figlia Renata di mettere insieme l’opera in prosa lirica.
La visita guidata si interrompe per lasciare spazio ad una visita autonoma dei giardini del Castello di San Pelagio: il Giardino di Rappresentanza e il Giardino Segreto. Ho passeggiato lungo il viale di Carpini secolari (in autunno regala dei colori magnifici) fino al laghetto, mi sono addentrata nel labirinito del Minotauro, ho camminato tra le fioriture delle rose e ho ammirato alcuni esemplari originali di elicotteri e mezzi volanti sistemati nel bel mezzo del giardino principale.
Oltre alle stanze di D'Annunzio e ai giardini del Castello, c'è la possibilità di visitare il Museo del Volo: inaugurato nel settembre del 1980 attraverso delle sezioni divise a temi accompagna alla scoperta del cielo ma anche dello spazio. Dagli albori dello studio sul volo di Leonardo da Vinci, passando per la scoperta delle mogolfiere, fino agli aeroplani e ai mezzi spaziali.
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Inoltre nella sezione Veneto del mio blog trovi tantissimi spunti su cosa visitare e cosa fare in Veneto e nei Colli Euganei.