Cosa fare vicino ad Asiago: camminata al Forte Interrotto
Aggiornato il: Oct 29, 2021
Sai cos’è l’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine? Arriva fino alla fine di questo articolo per scoprire l’enorme complesso di territori legato alla memoria della Grande Guerra nell’Altopiano dei Sette Comuni.
L’Altopiano dei Sette Comuni (o Altopiano di Asiago) comprende i paesi di Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana-Conco, Roana e Rotzo, tutti in provincia di Vicenza, in Veneto. Ogni comune rivela una propria identità conferita dalla grande storia che si è svolta in questa zona nelle epoche passate.
La costruzione del Forte Interrotto avvenne in un periodo antecedente alla Prima Guerra Mondiale, nella seconda metà dell’800, ma proprio durante le vicende belliche venne bombardato gravemente. Nacque come struttura difensiva di confine e non come base militare di guerra, ma il 27 maggio 1916 venne occupata dall’Esercito Austro-ungarico, durante l’Offensiva di Primavera, diventando caposaldo della difesa austriaca fino al termine della guerra stessa. Il Forte Interrotto ospitava cucine, depositi per i viveri e per le munizioni, una stalla per i cavalli e anche 4 pezzi di artiglieria e 115 postazioni per fucilieri nelle due torri.
Ma perchè si chiama Forte Interrotto? Anche se l’opera militare rimase incompiuta, il nome non deriva da questo ma proprio dal nome del monte sul quale è stata costruita, appunto il Monte Interrotto. “Interrotto” deriva dalla lingua Cimbra “Hinterrucks”, che significa “monte a nord”.
Leggi questo articolo se vuoi sapere come arrivare al Forte Interrotto e ai Cimiteri del Mosciagh vicino ad Asiago.
Come arrivare al Forte Interrotto di Asiago
Per raggiungere il Forte Interrotto si parte da Roana, in località Camporovere: si può partire da Via Monte Interrotto impiegando circa un’ora, inizialmente su strada asfaltata a tornanti dai quali ammirare il panorama sull’Altopiano di Asiago; oppure salendo in auto sul Monte Rasta, dove troverai diversi parcheggi lungo la strada che si avvicina sempre più al Forte Interrotto. Qui la strada asfaltata diventa di ghiaia e per raggiungere il Forte si può proseguire sempre in auto, ma anche a piedi e in MTB.
Noi abbiamo dormito con la nostra Tentbox qui sul Monte Rasta e siamo partiti la domenica mattina intorno alle ore 10, dopo aver ammirato l’alba, per fare questo breve sentiero vicino ad Asiago. Consiglio però di partire prima per godere al meglio del silenzio che la montagna merita, perchè è un luogo abbastanza frequentato in tutte le stagioni.
Dal Monte Rasta al Forte Interrotto la camminata è in salita ma il percorso è davvero breve e semplice: in circa 20 minuti si raggiunge il Forte Interrotto ed eventualmente si può proseguire fino ai Cimiteri del Mosciagh per un’ora e mezza circa di camminata totale, con 600 metri di dislivello.
Ci siamo prima fermati a visitare il Forte Interrotto, accedendo gratuitamente grazie al piano di ristrutturazione che è stato eseguito negli ultimi anni. Lo spazio rimane comunque vuoto e la struttura assomiglia più ad un castello medievale, soprattutto per le possenti torri in entrambi i lati e perché un tempo era circondata da un largo fossato, ora non più visibile.
Nel retro del Forte Interrotto vi sono alcuni tavoli da picnic in cui potersi fermare per una sosta o un pranzo: non essendoci rifugi o malghe ti consiglio di portare un pranzo al sacco da casa e mi raccomando non lasciare mai rifiuti lungo il percorso. Non ci sono nemmeno fontanelle per riempire la borraccia di acqua quindi soprattutto nella stagione estiva munisciti di bevande fresche.
Dal Forte Interrotto ai Cimiteri del Mosciagh ad Asiago
Il Sentiero dei Cimiteri del Mosciagh fa parte del Sentiero della Pace dell’Altopiano dei Sette Comuni, un cammino di 68 chilometri che parte dalla Piana di Vezzena e prosegue da un lato verso il Forte Campolongo e dall’altro verso il Sacrario di Asiago. Un cammino che è stato sviluppato per ripercorrere le opere di guerra ed i sentieri invitando alla riflessione sulla pace del mondo.
Dal Forte Interrotto ai Cimiteri del Mosciagh si impiega circa un’ora di camminata in salita, per lo più immersa nel bosco di conifere, invece verso la fine si incontrano circa 500 metri in discesa. Dato che la camminata dal Monte Rasta al Forte Interrotto è brevissima io consiglio di proseguire fino ai Cimiteri del Mosciagh, soprattutto per conoscere una parte di storia della Prima Guerra Mondiale che ci riguarda da molto vicino.
Infatti nell’Altopiano di Asiago sono stati censiti una quarantina di cimiteri disseminati ovunque tra le montagne, nei prati, nei campi di battaglia, nei boschi e anche nei centri abitati. Tutto questo fa parte della memoria della Grande Guerra e percorrere questo tipo di sentieri è come tornare indietro nel tempo e vivere quella sensazione di dolore e tragedia che per fortuna non possiamo conoscere.
Proprio qui abbiamo consumato il nostro immancabile pranzo al sacco e fatto una preziosa dormita sotto a sole, pronti per compiere a ritroso il percorso di ritorno fino al punto di partenza.
Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine
Il recupero del Forte Interrotto è stato possibile grazie allo Stato Italiano che ne ha riconosciuto l’enorme valore storico e culturale. Questo intervento è stato inserito in un grande progetto di valorizzazione e tutela del patrimonio della Prima Guerra Mondiale: l’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine.
Il territorio delimitato dalla Valle dell’Agno e dalle Dolomiti di Brenta è ancora oggi un'importante testimonianza degli episodi storici e tragici della guerra. In questi luoghi la natura e i paesi sono stati trasformati dagli uomini e dagli eventi, acquisendo una connotazione storica importante e assumendo il significato di memoria collettiva, che si rivive in ogni angolo dell’Altopiano di Asiago.
L’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine è un museo all’aria aperta sull’ambiente e sull’uomo con una fondamentale funzione di educazione sulla storia e sul territorio che ci circonda, in funzione agli accadimenti storici che lo hanno colpito, il tutto grazie al recupero di luoghi abbandonati o distrutti.
Quando si frequentano questi luoghi viene richiesto rispetto, silenzio, compassione e comprensione, soprattutto per la ricorrente memoria delle tante persone che qui e in altri campi di battaglia sono state protagoniste di dolori e tragedie immense.
Se ti interessano altre camminate relative all’Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine leggi l’articolo sul Forte Campolongo e l’articolo sul Sentiero dei Grandi Alberi.
Buon cammino!