Il racconto di una notte in tenda in Emilia Romagna
Aggiornato il: Sep 19, 2021
Ho sempre amato le notti a guardare il cielo stellato, sia quando viaggiavo in camper on the road con i miei genitori, sia quando con gli amici andavo in spiaggia ad aspettare l’alba. Quelle emozioni solo la natura le può regalare, solo la connessione con la nostra Madre Terra ci aiuta a ritrovare noi stessi e a ricaricare le energie.
Per questo amo le vacanze in tenda, anche solo un paio di giorni in cui mi risveglio con il canto degli uccellini e il fruscio delle foglie che vengono mosse dal vento mi rigenera. Quella sensazione poi me la porto dentro per tutta la settimana e vorrei poterla rivivere all’infinito.
Io e Andrea abbiamo sempre scelto la vacanza in tenda in montagna, amiamo addormentarci con il freddo, i calzini grossi e la stufetta in pieno agosto. Ma la scorsa estate abbiamo avuto l’occasione di trascorrere un weekend al mare in Emilia Romagna, nel posto in cui vado fin da piccola, per ritrovare un po’ di serenità.
Casalborsetti è un paesino piccolissimo in provincia di Ravenna, qui la mia mamma da piccola veniva a trascorrere le sue estati (i miei nonni sono entrambi romagnoli) e per lei questo è un posto speciale. Io e i miei genitori trascorrevamo qui molti weekend durante l’anno quando viaggiavamo in camper e ci siamo sempre sentiti a casa. Avevamo l’abitudine di andare al fornaio del paese per comprare i cannoli ripieni di crema pasticcera per fare colazione alla domenica mattina, facevamo lunghe passeggiate e li obbligavo puntualmente ad entrare dentro al negozietto di fiducia per comprare l’ennesimo paio di orecchini, quanti ne ho collezionati!
Mio papà ha camperizzato un van e ci ha invitati a trascorrere una notte nell’area camper di Casalborsetti in cui va spesso nel weekend. Per noi una notte in tenda a due passi dal mare. Così abbiamo preparato in un secondo tutto l’occorrente e siamo arrivati in un paio di ore nel regno della piadina.
I giorni qui trascorrono sempre nel rilassamento più totale: cuciniamo pranzi e cene squisiti con il fornello a gas e mangiamo sempre all’aria aperta; facciamo grandi dormite sotto ai pioppi con quella leggera brezza che fa venire la pelle d’oca; attraversiamo la pineta che porta fino al mare, piantiamo l'ombrellone e facciamo un bel bagno; leggiamo libri, camminiamo sul lungomare, respiriamo aria buona, raccogliamo le conchiglie che si affollano sulla battigia, aspettiamo il tramonto che qui è sempre infuocato, ascoltiamo i grilli e le cicale che quasi stordiscono da quanto cantano forte; facciamo la doccia fredda e ci cambiamo il costume almeno tre volte al giorno; ci vestiamo carini per andare a mangiare la pizza o il fritto di pesce al solito posto e passeggiamo in paese in cerca di un buon gelato.
Questa volta abbiamo avuto la fortuna di essere qui durante la notte di Luna Piena e quindi nel silenzio del campeggio ci siamo avviati a piedi verso il mare, abbiamo attraversato la solita pineta, siamo saliti sulla passerella e ci siamo seduti sugli scogli, illuminati di luce di luna, bianca, brillante e mistica. Abbiamo ascoltato il rumore delle onde, io ho espresso qualche buona intenzione e abbiamo guardato le stelle.
Come noi qualche altra persona ha raggiunto la spiaggia.
La sabbia a quest’ora è ghiacciata e affondare i piedi non è così piacevole come durante il giorno, ma questi sono i momenti che fanno bene all’anima.
La domenica pomeriggio è ora di raccogliere tutto per tornare a casa, risaliamo dalla spiaggia, mangiamo un boccone e dopo esserci scrollati di dosso ogni granello di sabbia facciamo una doccia rinfrescante e illuminati dal tramonto torniamo alla vita quotidiana.
Quello che amo di questo luogo sono i miei ricordi, memorie di bambina, sempre a correre verso qualcosa, sempre irrequieta e con tanta voglia di fare, di scoprire. I miei ricordi sono legati al mare che mi vedeva nuotare con la mia maschera in cerca di qualche pesce, o gli scogli sui quali mi arrampicavo con il mio retino giallo e blu in cerca di granchi.
Penso a tutte le piadine che ho mangiato ripiene di squacquerone e rucola, che bontà!
Ricordo tutti i bimbi che ho conosciuto qui, quelli con cui ho giocato e le amiche di sempre con cui ho trascorso i miei weekend. Le cene tutti insieme, i compiti all’ombra del camper, Avril Lavigne da cantare a squarciagola, i giochi condivisi.
Ci sono luoghi che il nostro cuore non dimentica, che protegge come diamanti, la fortuna è poterci tornare e poter ancora ricordare.