Val Canali e il sentiero delle Muse Fedaie
Aggiornato il: Sep 18, 2021
Nella magnifica cornice della Val Canali, tra prati, boschi e panorami sulle Pale di San Martino, si snoda il sentiero delle Muse Fedaie, un meraviglioso viaggio alla scoperta della biodiversità, che può essere definito un museo a cielo aperto.
La parola “Fedaie” deriva da un termine dialettale del luogo, “fede” ossia le pecore che venivano allevate proprio nella zona in cui sorge il percorso.
Le muse, creature splendide, figlie di Zeus e di Mnemosine (dea della memoria), le mitologiche entità connesse agli elementi naturali, venerate in principio come ninfe delle sorgenti, qui simbolo di biodiversità e di paesaggio da proteggere.
Siamo a Tonadico, precisamente a Villa Welsperg, un tempo residenza dei Conti Welsperg e ora sede dell’Ente Parco di Paneveggio. Proprio da qui parte il percorso ad anello delle Muse Fedaie (circa 3,5 km), che va ad immergersi in un contesto naturalistico straordinario e significativo per corpo, mente e spirito, passando per il piccolo ma incredibile Laghetto Welsperg.
Chi decide di intraprendere questo percorso è guidato dai Legni, allestimenti permanenti di legno e/o vetro posti lungo il cammino, che regalano storie mitologiche, informazioni sull’ambiente e nozioni sulla natura fondamentali per comprendere il senso del percorso stesso.
Grazie a questo museo a cielo aperto andiamo a conoscere una ad una le Muse Fedaie e a quali elementi naturali sono legate. Grazie ad ogni ninfa possiamo comprendere come la Val Canali sia un luogo in cui si cerca di mantenere e conservare ogni aspetto ambientale e di riqualificare quando necessario l’ambiente per non perdere l’importanza che ha acquisito nel tempo.
Ecco quindi le Muse Fedaie che puoi incontrare lungo il percorso:
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Mnemosyne: dea della memoria, figlia di Gea e Urano, è essa stessa il ricordo e consapevolezza del tutto, pienezza della Madre Terra. Qui in Val canali vive ancora la memoria primordiale, come nelle diverse zone del mondo in cui esistono ancora oasi per il rifugio della biodiversità, dove i territori rimangono autentici e ancora poco trasformati dall’uomo,
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Talìa: una delle Cariti o Grazie (non la dea della poesia e della commedia), la dea della fioritura, della forza prorompente della natura e del suo rinnovamento. La dea dei prati e delle erbe, dei diversi colori che la vegetazione ci mostra.
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Gea: la Madre Terra e dea primordiale, colei da cui tutto prende forma e che tutto nutre. Qui si ha la possibilità di fare un’esperienza di barefooting, ossia di camminare a piedi nudi su diverse superfici per cogliere la diversità di ogni elemento: sassi, corteccia, muschio.
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Galatea: la dea della domesticazione delle pecore, in questo caso in riferimento alla pecora di razza Lamon che è stata reintrodotta nel territorio della Val Canali. Per i più piccoli qui sono state create delle installazioni di legno a forma di pecora con cui poter giocare.
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Igea: insieme al padre Asclepio (dio guaritore) si prendono cura dello stato di salute dell’uomo. Ci viene ricordato che la salute prima di essere affidata alla Medicina deve essere del nostro corpo e indistintamente della nostra anima e alla nostra mente. Senza dimenticare l’importanza del contatto e della connessione con la natura. Qui si trova un piccolo percorso Kneipp in una vasca multifunzionale per idroterapia.
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Najadi: le ninfe delle acque dolci, che non sono acqua ma il principio vitale di essa. In questo caso viene rappresentata l’importanza delle acque minori, composte da sorgenti, risorgive, torbiere, paludi, ruscelli. Quel tipo di acqua che regala costanza e qualità al regime delle acque “grandi”.
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Artemide: dea della foresta, della caccia e degli animali selvatici. Ma anche guida nel mondo dei cavalli, soprattutto quelli di razza Norica. Qui per i più piccoli vi sono delle installazioni di legno a forma di cavallo sulle quali si può salire e osservare il panorama.
Perché scegliere questa camminata?
Perché è facile, totalmente in piano e adatta ai bambini e alle famiglie.
Perchè è formativa, porta alla condivisione e alla riflessione sui temi legati alla natura, all’ambiente, al rispetto che ognuno di noi deve avere per il meraviglioso mondo in cui siamo ospiti.
Perchè insegna che la biodiversità non è scontata ma va mantenuta con un grosso e infinito impegno da parte di ogni essere umano.
La Biodiversità è “La coesistenza in uno stesso ecosistema di diverse specie animali e vegetali che crea un equilibrio grazie alle loro reciproche relazioni”.
Dopo aver compiuto il percorso delle Muse Fedaie puoi proseguire con la visita a Villa Welsperg dove sono ospitate mostre permanenti e temporanee spesso relative all’ambiente, alla natura, all’alimentazione. Oppure puoi rilassarti lungo le sponde del Torrente Canali, nei pressi dei parcheggi a pagamento segnalati si ha la possibilità di stendersi al sole nelle “spiaggette” del torrente, oppure proseguire lungo il percorso che porta al Castel Pietra e alla Madonna della Luce, come abbiamo fatto noi.
Se questo articolo ti è piaciuto e se ti interessa conoscere altri trekking nella zona del Primiero ti consiglio di leggere l'articolo in cui parlo di Malga Canali e del Rifugio Treviso.
Quando scoprirai questo pezzo di mondo meraviglioso scrivimi e condividi con me le tue riflessioni o le tue camminate. Intanto buona scoperta!